Thirst

Titolo originale: Bak-jwi

Drammatico, Thriller
Corea - 2009
Durata: 133 minuti

Regia: Park Chan-Wook

Cast: Eriq Ebouaney, Kang-ho Song, Ha-kyun Shin, Dal-su Oh, Mercedes Cabral, Ok-bin Kim

Sang-Hyun è un sacerdote cattolico stimato e rispettato che, per tentare di sconfiggere il nuovo e terribile Emmanuel Virus, si sottopone a un esperimento, per colpa del quale rimarrà però infettato e morirà. Una trasfusione di provenienza misteriosa lo riporta in vita sotto forma di vampiro. Tra i numerosi che accorrono da lui dopo che si è sparsa la voce che sia in grado di compiere miracoli, Sang-Hyu ritrova un amico d'infanzia e s'innamora perdutamente della moglie, con cui intraprende una relazione passionale che lo porta ad uccidere il vecchio amico e a sostituirsi ad esso. Un film denso, complesso, in continua trasformazione come i suoi protagonisti, molto più burlesco che horror (genere nel quale non ricade mai): massimo emblema di questa tragicomicitàsono le partite settimanali di majhong, alla fine ridotte a un incrocio di sguardi tra vampiri (che rappresntano una coppia tragica) e fantasmi (che rappresentano la spalla comica). Ancora una volta (dopo Old boy, Lady vendetta e I'm a cyborg) Chan-Wook reinterpreta il tema della prigionia incarnata in questa circostanza da un difficile rapporto d'amore. Non meramente una storia di vampiri, mai una storia horror, ma la storia di un amore carnale e contemporaneamente tenero. Il regista coreano conferma la sua abilità dietro la macchina da presa giocando con grande maestria anche con il supporto del sonoro. Liberamente ispirato a "Teresa Raquin" di Zola.