Cloud Atlas



Titolo originale: Cloud Atlas

Fantascienza
Germania, Hong-Kong, Singapore, Stati Uniti d'America - 2012
Durata: 172 minuti

Regia: Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski

Cast: Halle Berry, Hugh Grant, Tom Hanks, Susan Sarandon, Jim Sturgess, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Bae Doo-na, Ben Whishaw, James D'Arcy, Zhou Xun, Keith David

Metà Ottocento, un avvocato americano, dopo una traversata oceanica in compagnia di un clandestino di colore, si impegna a combattere contro la schiavitù. Anni '30, un giovane compositore bisessuale viene incastrato da un più celebre autore presso il quale stava lavorando come trascrittore. Anni '70, San Francisco, una giornalista figlia d'arte cerca di portare alla luce un complotto volto a realizzare una centrale nucleare non propriamente coerente con gli standard richiesti. 2012, in Inghilterra un anziano editore viene incastrato dal frattelo ed internato in una casa di riposo da cui pare impossibile fuggire. Nella Nuova Seul del 2144 un clone artificiale si unisce ai ribelli e scopre che i suoi simili, a ciclo ritenuto concluso, vengono utilizzati come cibo per le generazioni future. Nel 2321 la Terra è tornata all'età della pietra a causa di una non meglio precisata apocalisse, un uomo entra in contatto con uno dei pochi membri di una civiltà tecnologicamente avanzata e si ribella alla tribù dominante. Le sei storie si svolgono in sei epoche completamente differenti ma paiono continuamente legate ed inserite in un'unica dimensione al di fuori dello spazio e del tempo. Tom Tykwer (con la collaborazione dei fratelli Wachowski) costruisce un progetto grandioso (il film a più alto budget della storia della Germania) basato sull'omonimo romanzo di David Mitchell, trovando probabilmente il modo migliore per adattare il contenuto al linguaggio cinematografico: mentre infatti nel romanzo le storie si susseguono in un flusso cronologico, nel film la sovrapposizione è continua e totale, nessuno schema è predeterminato (spesso si passa da un'epoca solo per qualche secondo, altre volte per un quarto d'ora, il lavoro di montaggio è comunque superlativo) e scene distanti secoli l'una dall'altra sembrano assolutamente complementari. Difficile entrare maggiormente nel dettaglio di una trama da vivere e che parla di libertà, di schiavitù, di amore, di odio, di istinti, di raziocinio, di reincarnazione dell'anima e di come ogni nostro gesto abbia ripercussioni sul presente e sul futuro prossimo e remoto. Interessante l'intuizione di far interpretare le diverse incarnazioni di stesse anime agli stessi attori nelle diverse epoche. Nonostante l'impressione non è richiesta un'attenzione maniacalmente lucida (come la richiedeva invece un film in un certo senso assimilabile quale "Inception"), a meno che non si pretenda di riconoscere ogni attore in ogni epoca (e vi garantisco che, anche grazie al trucco, non è per nulla banale). Interessante anche la scelta (onestamente non intravedibile durante la visione del film) dei tre registi di lavorare costantemente e parallelamente in luoghi differenti con troupe distinte. Non siamo nei pressi del capolavoro, ma di un film molto buono, visivamente notevole, con un cast decisamente all'altezza e a cui si può imputare la sola pecca di essere probabilmente un po' fine a se stesso.

8.0
Scheda inserita il 14/01/2013

Cloud Atlas

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