Deadpool

Titolo originale: Deadpool

Azione
Stati Uniti d'America - 2016
Durata: 107 minuti

Regia: Tim Miller

Cast: Ryan Reynolds, Morena Baccarin, Ed Skrein, T.J. Miller, Gina Carano, Brianna Hildebrand, Rachel Sheen, Andre Tricoteux, Jed Rees, Taylor Hickson, Leslie Uggams, Ben Wilkinson

Per Wade Wilson tutto ha un prezzo e, infatti, si procura da vivere facendo il mercenario al servizio di chiunque sia in grado di pagare la giusta cifra, fino a quando non conosce la sua anima gemella Vanessa, originariamente prostituta. Nel momento in cui però la sua vita sembra prendere la piega giusta, a Wade viene diagnosticato un cancro terminale e pronosticati solo pochi mesi di vita, cede così alla tentazione prospettatagli da un losco figuro che dice di essere in grado di curarlo e farlo addirittura "evolvere" se fosse disposto a sottoporsi a delle pratiche non propriamente ortodosse. Wade uscirà dalla "cura" completamente sfigurato in volto ma guarito e dotato di quello che è considerato il più potente tra tutti i superpoteri dell'universo Marvel: l'invincibilità e la capacità di autorigenerarsi. Indossata una bella tutina rossa e sceltosi il nome d'arte "Deadpool" decide dunque di farla pagare a chi l'ha torturato e sfigurato. Marvel decide saggiamente di rinunciare al bollino di "film per tutti" per portare sullo schermo in tutto il suo sboccato splendore il meno tradizionale e politically-correct dei suoi supereroi (già apparso, sottosfruttato e col rischio di aver bruciato grosse potenzialità, come villain in uno dei capitoli degli X-men), mettendo in scena, a dispetto dell'anticonvenzionalità del protagonista, un film dalla trama molto lineare (disagio-donna-screzio-superpoteri-vendetta) rimescolando però saggiamente le carte con un utilizzo accurato di piani temporali sfasati. Citazionista (Star wars, Lanterna verde già impersonato da Reynolds, Liam Neeson ...) e fedele al fumetto senza strafare (uso della quarta parete usato ma non sovrautilizzato) e, soprattutto, sempre divertente al punto giusto. Basso budget ben sfruttato, sia chiaro però, niente di rivoluzionario e/o innovativo, semplicemente un buon lavoro che sa sempre quando spingere sull'accelleratore e quando rallentare, tenendo sempre alto il buon umore dello spettatore. Menzione speciale per la scena iniziale, i titoli di testa e due dei comprimari: la coinquilina cieca del supereroe e la giovane X-women Negatomica. Qualche sforzo in più si poteva fare nell'elaborazione dei villain decisamente poco memorabili, ma visti gli incassi, ho idea che ci sarà tempo nei sequel, dove non ci si dovrà più preoccupare anche delle origini.