T2 Trainspotting



Titolo originale: T2 Trainspotting

Drammatico
Gran Bretagna - 2017
Durata: 118 minuti

Regia: Danny Boyle

Cast: Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Simon Weir, Karl Argue, Kelly MacDonald, Shirley Henderson, Steven Robertson, Anjela Nedyalkova, Irvine Welsh

20 anni dopo la sua rocambolesca fuga ad Amsterdam con 12000 sterline in tasca rubate ai suoi amici di sempre, Renton decide di ritornare nella sua Edinburgo per fare i conti con il passato o forse perchè la vita (eh sì, perchè il Rent-boy aveva alla fine provato a "scegliere la vita") non gli è andata davvero bene come prova a sostenere. Qui ritrova tutti gli "amici" che aveva truffato, alcuni, come Spud, disposti a perdonarlo (ma lui era l'unico a cui aveva lasciato la sua parte), altri, come Sick-boy, pronti a fingere perdono solo per trarne vantaggio, e Begbie, invece, appena evaso di priogione, in cerca di pura e cruenta vendetta. L'eroina è stata sostituita, in qualità di peggior nemico di tutti, dal tempo, in tutte le sue forme e vesti: il tempo sprecato, il tempo che passa, il tempo trascorso in prigione, un futuro sempre oscuro, la mancanza dello stesso per portare avanti progetti che rendano il futuro meno cupo. Inevitabile che cambino i ritmi e le prospettive dei personaggi (da segnalare che il salto temporale rispetto alla conclusione del primo capitolo equivale esattamente al tempo trascorso tra l'uscita dei due film) e in questo bisogna dare atto a Boyle della capacità di non voler ripetere e/o imitare se stesso, Renton non è più il protagonista indiscusso della scena, la struttura stessa del film è infatti decisamente più corale. In tutto ciò però si perde forse un po' troppo in omaggi al primo capitolo ("occhietto occhietto", "gomituccio gomituccio"), alcuni meritevoli (il nuovo dialogo contemporaneizzato sul "scegli la vita"), altri trascurabili (inquadrature forzatamente replicate, personaggi ritirati dentro solo per poter dire "ehi ma lei è quella del primo film"). Non mancano scene indimenticabili (la canzone improvvisata di Renton e Sick-boy, scena che vale il film) ma l'insieme non è del tutto convincente. Liberamente ispirato a "Porno" (romanzo sequel di Trainspotting sempre dalle mani di Irvine Welsh) con però notevoli ritocchi di sceneggiatura per la palese intrasponibilità e vendibilità cinematografica del soggetto originale. Colonna sonora sempre di livello.

7.5
Scheda inserita il 04/03/2017

T2 Trainspotting

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